I vecchi impianti di mining di Bitcoin rischiano di "chiudersi" dopo che il prezzo di BTC è sceso sotto i 24.000 dollari

Le macchine minerarie Bitcoin di nuova generazione rimarrebbero redditizie anche se il prezzo di BTC crollasse di un altro 50%.

I vecchi impianti di mining di Bitcoin (BTC) hanno difficoltà a generare ricavi positivi durante il declino in corso del mercato delle criptovalute.

La redditività di molte macchine ASIC (Application Specific Integrated Circuit) è scesa in zona negativa dopo la caduta di Bitcoin sotto i 24.000 dollari lo scorso 13 giugno, come mostrano i dati recuperati da F2Pool. Queste macchine includono Antminer S11 e AvalonMiner 921, che ora sono vicini al loro "prezzo di chiusura".

Per tua informazione, pubblichiamo l'ultimo elenco dei prezzi di spegnimento al di sotto del quale le macchine per il mining di criptovalute in questo grafico dovranno essere spente per mancanza di redditività. pic.twitter.com/qxGtLjJI9l

In particolare, Antminer S11 di Bitmain offre un hash rate massimo di 20,5 Terra-hash al secondo (TH/s)per un consumo energetico di 1.530 watt.

Il costo di funzionamento di un Antiminer 211 è di 0,13 kilowatt all'ora (KW/h) in base al costo medio globale dell'elettricità. Di conseguenza, consumerebbe circa 4,5 dollari di energia ogni giorno rispetto ai circa 2 dollari di reddito nello stesso periodo, secondo i dati raccolti da ASIC Miner Value.

Allo stesso modo, il costo di gestione dell'AvalonMiner 921 di Canaan ammonta a circa 5 dollari al giorno rispetto al suo reddito di oltre 2 dollari nello stesso periodo.

Nel complesso, secondo il "Bitcoin Hashprice Index", i guadagni dei minatori di Bitcoin sono scesi da 0,412 dollari per TH/s/giorno nell'ottobre 2021 a 0,11 $ per TH/s/giorno nel giugno 2022, un calo del 75% in otto mesi.

Le perdite hanno coinciso con un forte calo dell'hash rate del mining Bitcoin negli ultimi sette giorni: dal massimo storico di 239,15 exa-hash al secondo (EH/s) del 6 giugno a 189,72 EH/s del 13 giugno, secondo ai dati di CoinWarz.

Ciò suggerisce che i minatori stanno limitando la loro capacità di produzione di BTC chiudendo teoricamente gli impianti minerari non redditizi e potrebbero continuare nelle prossime settimane se Bitcoin non riuscisse a recuperare sopra i 25.000 dollari e/o la difficoltà di mining si adeguasse.

Il 13 giugno, il prezzo del Bitcoin ha toccato i livelli più bassi da dicembre 2020 a seguito di una brutale svendita del mercato delle criptovalute.

Il prezzo di BTC ha raggiunto un minimo di 23.707 dollari (dati di Coinbase) rispetto al picco di 69.000 dollari di novembre 2021. Le perdite sono dovute alle preoccupazioni per l'aumento dei tassi di interesse statunitensi.

Le imprese minerarie di Bitcoin, che rimangono in prima linea nel conio e nella fornitura di nuovi token BTC, hanno subito il peso del calo dei prezzi. Ad esempio, le azioni di Canaan sono scese di oltre il 90% dopo aver raggiunto i 39,10 dollari per azione nel marzo 2021.

Allo stesso modo, il Digital Assets Mining ETF (DAM) di VanEck, che ha aperto i battenti all’inizio di marzo 2022, aveva perso il 63% del suo valore al 10 giugno, misurato dal suo massimo record di $ 46,05. Sembrava pronto ad aprire il 13 giugno in ribasso, secondo i dati pre-mercato del Nasdaq.

Passando ad una nota più positiva, alcune macchine minerarie tradizionali generano ancora profitti per i minatori, suggerendo che i loro proprietari sarebbero in grado di resistere al mercato ribassista dei Bitcoin.

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Ciò include il V1 di iPollo appena lanciato, che restituisce un reddito giornaliero di circa 62 dollari contro il suo consumo energetico di 9 dollari nello stesso periodo, e le macchine della serie S di Antminer, che generano entrate giornaliere di 4,75-18 dollari, nonostante Bitcoin sia inferiore a 25.000 dollari. prezzi.

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Tuttavia, alcune macchine redditizie sono vicine alla soglia di spegnimento, incluso l'S17+ (73T) di Antminer. Secondo i dati forniti da Bitdeer, potrebbe diventare non redditizio quando il prezzo di BTC scenderà a 22.000 dollari.

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